Domenica pomeriggio, alle ore 17,30, sarà presentato il restauro della chiesa, mentre alle ore 18 si svolgerà il rito di apertura al culto, presieduto dall’arcivescovo di Matera-Irsina, monsignor Giuseppe Caiazzo.
“Le mappe tematiche possono essere di aiuto per accompagnare i turisti o consentire ai cittadini materani di riscoprire luoghi straordinari, dei quali è ricco il nostro territorio – afferma il sindaco, Domenico Bennardi -. Matera è da sempre crocevia di pellegrini ed è punteggiata di chiese e luoghi che testimoniano l’antica devozione e rappresentano imperdibili (e spesso sconosciuti) gioielli appartenenti ad epoche passate. La prima guida abbiamo voluto dedicarla ai luoghi della fede, puntando in particolare sul turismo religioso; presto ne saranno prodotte altre su temi diversi. La Madonna delle Vergini – prosegue il sindaco - è una delle poche chiese rupestri ad essere ancora aperta al culto e alla quale i materani sono particolarmente affezionati: sono i legami più profondi, ancestrali, a proiettarci nel futuro e a farci credere nelle possibilità che abbiamo davanti”.
In passato, una profonda ritualità spingeva alcune popolane a percorrere in ginocchio l’ultimo tratto fino alla chiesa di località Murgecchia. La tradizione del pellegrinaggio è stata recuperata e rivitalizzata negli ultimi anni grazie al comitato della Madonna delle Vergini e all’Ente Parco della Murgia, con il ripristino di una passeggiata che da Porta Pistola - tra il Sasso Caveoso e il Barisano - e guadando il torrente Gravina, porta fino all’antica chiesetta.
La Madonna delle Vergini dal 2014, con apposito decreto pontificio, è Protettrice del territorio murgiano, comprendente i comprensori di Matera e Montescaglioso.